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Pallacanestro, un esperimento vincente
Sapevate che la pallacanestro (sport anche noto con il nome di basket) è nato “in laboratorio”?
Ad inventarlo fu un professore di educazione fisica canadese, James Naismith, al quale fu chiesto di trovare uno sport che potesse tenere in allenamento i giocatori di football durante la stagione invernale. E così, con un cesto appeso all’estremità di una palestra e poche regole scritte (ed un numero variabile di giocatori), il 21 dicembre del 1891 si disputò il primo incontro di pallacanestro, terminato 1 a 0.
È buffo immaginare gli esordi di questo sport, che inizialmente prevedeva l’utilizzo di un cestino di vimini, per cui ad ogni canestro si doveva sospendere l’incontro per recuperare la palla con una scala! Presto, per praticità e spettacolarità, si decise di forare i canestri e collocarli ad un’altezza maggiore.
Da quel momento in poi il basket, grazie all’YMCA, di cui il professor Naismith faceva parte, si diffuse rapidamente in tutto il mondo. Nel 1936, a Berlino, la pallacanestro entrò per la prima volta a far parte del programma olimpico. In Italia il boom di questo sport si ebbe a partire dagli anni ’60, ma è solo negli ultimi venti anni che si è assistito alla sua massima diffusione.
I grandi campioni dell’NBA (National Basketball Association) hanno certamente contribuito a rendere questo sport così popolare e amato. Basta pensare a nomi che sono entrati non solo nella storia dello sport, ma della cultura popolare mondiale: Michael Jordan, Shaquille O’Neal, Kareem Abdul-Jabbar, Magic Johnson, Kobe Bryant… questi e molti altri atleti hanno portato il gioco della pallacanestro a livelli di competitività e agonismo sempre più alti e coinvolgenti.
A livello atletico il basket è uno sport completo, che richiede un grande dispendio di energie. Sono infatti previsti scatti e salti, ma anche velocità, equilibrio, coordinazione e precisione. Per questo i giocatori professionisti sono sottoposti ad allenamenti fisici, tecnici, tattici e psicologici.
Il basket è in costante evoluzione, cambiano infatti spesso le strategie di gioco e molto dipende dalla filosofia e visione dell’allenatore.
I fondamentali della pallacanestro sono:
TIRARE: per realizzare i canestri e fare punti. Esistono diversi tipi di tiro: piazzato, in sospensione, in terzo tempo e la spettacolare schiacciata.
PASSARE: per costruire azioni mirate al tiro e alla conquista dei punti.
PALLEGGIARE: per spostarsi sul campo e mantenere il possesso di palla (perché le regole impediscono di camminare con la palla in mano).
DIFENDERE: per ostacolare gli avversari nella loro avanzata verso il canestro.
Ma il basket non è solamente quello che vediamo in televisione, è anche quello che si disputa nei campi di quartiere, in cui può variare il numero di giocatori (vale anche 2 contro 2 in metà campo) e che Spike Lee ha tante volte raccontato nei suoi film, contribuendo alla nascita della leggenda del playground e alimentando la curiosità verso questo sport in tutto il mondo.
In Italia quest’anno si celebrano i 100 anni della Federazione Italiana Pallacanestro, fondata nel 1921 da 10 società milanesi, che decisero di scindersi dalla Federazione Ginnastica Nazionale Italiana per gestire i campionati in autonomia.
Acqua Uliveto è partner della Federazione Italiana Pallacanestro ed è vicina a tutti gli atleti e appassionati che praticano il basket.
Uliveto viene scelta dagli sportivi proprio per le sue peculiari caratteristiche, con cui contribuisce a compensare le perdite idrosaline dovute al sudore e a limitare gli scompensi che potrebbero condizionare il buon esito di una gara. Bevuta sia prima che durante e dopo lo sforzo fisico, risponde al meglio alle esigenze dello sportivo e consente facilmente di raggiungere il fabbisogno della quota giornaliera di calcio.